Gennargentu
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Gennargentu

Se volete ascoltare il respiro della Sardegna più autentica salite sul Gennargentu. Dalla sua vetta, a 1834 m, si possono accarezzare con lo sguardo tutti i confini dell’isola.


Raggiungerne la cima regala il piacere della conquista, un piccolo viaggio tra i suoni della montagna che via via si fanno silenzi. Dolci scampanellii, teneri belati, scricchiolii e il sibilo del vento che qui soffia sempre forte da tutte le direzioni.


Il fascino di questo imponente massiccio dalle antiche e profonde radici non tarderà a conquistarvi. Il paesaggio è immenso e mai uguale, i rilievi si alternano a pascoli, greggi e sorgenti dalle acque freschissime. Qui nascono i principali corsi d’acqua della Sardegna: il Flumendosa e il Cedrino che modellano valli suggestive che si vestono di bianco durante l’inverno regalando scenari fantastici, quasi surreali.


Il Gennargentu è l’habitat ideale per tante specie animali tra cui il muflone, cavalli selvaggi che corrono liberi, volpi solitarie e la regina dei cieli: l’aquila reale.


Molto ricca anche la flora: querce, ginepri, roverelle, il timo e l’elicriso resistono al rigido freddo invernale mentre la meravigliosa fioritura della rosa peonia, specie endemica della Sardegna, annuncia l’arrivo della primavera.


Lungo i suoi fianchi sorgono piccoli graziosi paesi, esplorarli permette di conoscere una Sardegna diversa, legata ancora strettamente a usanze che sopravvivono al tempo. Sa Carapigna di Aritzo, le castagne di Desulo, il prosciutto di Villagrande, il torrone di Tonara sono solo alcuni dei sapori genuini della cucina tradizionale che potrai sperimentare, accolti dall’ospitalità delle persone del posto.


Dove i sentieri si fanno spazio tra scisto, calcare e granito l’escursionista trova una moltitudine di luoghi ricchi di storia e di tesori di incomparabile bellezza. Ogni trekking sul Gennargentu è un’emozione inaspettata, una fatica ampiamente ripagata da un senso di libertà e da esperienze che rimarranno per sempre nel cuore.